Pokèmon Go è una applicazione per smartphone che ha già stracciato tutti i record come maggiore gioco più scaricato totalizzando 10milioni di download solo nella prima settimana.
La definizione è stata pensata 20 anni fà dalla società giapponese Nintendo che li ha creati e deriva dall’unione delle parole pocket e monster, ossia mostro tascabile.
La caccia a trovare questi 150 curiosi mostriciattoli digitali dal nome impronunciabile è diventata in sole tre settimane una Pokemon GO mania globale che ha catturato bambini e ragazzi, affascina e tenta gli adulti che non hanno mai giocato.
Per la Nintendo che li ha inventati rappresentano l’ossigeno che trainerà la società fuori dalla crisi che la affliggeva da anni.
Nonostante Pokémon GO sia una vera macchina da soldi, il bottino che genera finisce solo al 20% nelle casse della Nintendo. Parte fondamentale di Pokemon GO, infatti, è il negozio in cui i giocatori possono acquistare oggetti per proseguire più velocemente nel gioco. La valuta del gioco è rappresentata dalle Pokémonete che vanno acquistate con gli euro veri.
Con il numero di utenti attuale il negozio genera circa 6,5 milioni di dollari al giorno.
Il 30% di ogni acquisto se lo tiene chi gestisce il negozio di app, ossia la Apple o Google a seconda del dispositivo che si utilizza. Un altro 30% và allo sviluppatore del gioco: la Niantic, start-up nata in Google e creata da john Hanke, mente che ha creato Google Earth e Maps. Il rimanente degli incassi del gioco và a finire nelle casse di Pokemon Company, società che gestisce da sempre tutti i prodotti a marchio Pokemon di cui Nintendo detiene, a sua volta, il 30%.
Ma il fenomeno Pokémon GO mania non porta denaro solo a chi lo ha inventato. C’è chi su eBay vende a caro prezzo profili di giocatori che hanno catturato tanti Pokémon risparmiando la fatica a chi deve cominciare da zero e chi sui social si offre di cacciare i mostriciattoli per un compenso all’ora.
Mentre tutti gli altri videogiochi vengono giocati in solitudine, Pokémon GO ha reinventato l’esperienza del gioco in compagnia, che socializza e si incontra all’aperto.
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!