L’impianto a pannello solare serve per produrre sopratutto acqua calda per uso domestico sfruttando i raggi del sole. La massima radiazione si ottiene orientando la superficie del pannello verso Sud e con angolo di inclinazione di 30° gradi.
Il collegamento tra pannello solare e serbatoio di accumulo in generale viene denominato circuito solare. La circolazione del fluido termovettore all’interno del circuito solare puo’ essere:
- naturale, per processo convettivo;
- forzata, ossia aiutata da una pompa per trasferire il fluido dai pannelli al serbatoio di accumulo.
Come funziona un impianto solare a circolazione naturale
Gli impianti a circolazione naturale non utilizzano le pompe, ma sfruttano il principio che il fluido termovettore generalmente glicole tende a salire verso l’alto per circolazione naturale, riuscendo a circolare all’interno dei pannelli solari per poi confluire nello scambiatore a camicia esterna del serbatoio.
Quindi in un impianto solare a circolazione naturale la circolazione del fluido termovettore avviene per convezione naturale, non c’è bisogno di pompe o centraline di controllo, a tutto vantaggio dei costi riguardanti la manutenzione.
L’unico aspetto negativo riguarda la necessità che il serbatoio deve essere posizionato più in alto rispetto ai panelli solari con problemi estetici per gli edifici, a meno che il panello non sia installato nel sotto tetto.
L’impianto solare a circolazione naturale, quindi, è composto:
- da uno o due panelli solari;
- da un bollitore orizzontale con scambiatore ad intercapedine;
- telaio di supporto;
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Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!