I moderni climatizzatori oggigiorno non ci vengono in aiuto solo nella stagione estiva per contrastare l’afa abbassando la temperatura, ma ci permettono di scaldare ambienti nel periodo invernale.
Nel caso di funzionamento in riscaldamento si dice che il climatizzatore lavora in pompa di calore.
Il principio di funzionamento come pompa di calore nella stagione fredda che come condizionatore d’aria nella stagione calda utilizza gli stessi componenti semplicemente facendo commutare nell’unità esterna (montata all’esterno del locale) una valvola a 4 vie detta valvola d’inversione di ciclo che, invertendo il senso di circolazione del fluido refrigerante nel circuito trasforma, di fatto, il condensatore in evaporatore e viceversa.
Il problema del climatizzatore in riscaldamento è da ricercarsi nella temperatura esterna:
– siccome che la batteria esterna opera con temperature basse, tenderà a produrre acqua derivante dalla condensazione dell’aria, quindi anche l’unità esterna ha bisogno dello scarico di condensa;
– se poi la temperatura esterna è troppo bassa, si rischia di arrivare alla creazione di ghiacciao anche sulle alette di scambio termico dell’unità esterna che abbassano le prestazioni della macchina;
Un climatizzatore da 9.000 BTU/h assorbe circa 1 kW elettrico e in modalità pompa di calore rende circa 3 kW termici.
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!