Tutti ormai sappiamo che dal 15 Ottobre 2014 è entrato in vigore il nuovo libretto d’impianto per la climatizzazione, sia essa estiva che invernale. L’annuncio è stato dato in pompa magna dal Ministero dello Sviluppo Economico e dai centinaia portali di settore che popolano il web. Oggi abbiamo la certezza che quando si fa fare il controllo energetico della caldaia, il tecnico deve redigere il relativo rapporto su questo libretto unico e che il vecchio libretto non va comunque buttato ma va conservato insieme al nuovo.
Sappiamo anche che i possessori di condizionatori pompa di calore e climatizzatori domestici devono registrare la presenza del loro apparecchio sul nuovo libretto poichè dotati della funzione “riscaldamento” anche se inferiori ai 12 KW e quindi non soggetti all’obbligo del controllo energetico.
Però non tutti hanno capito che, se è obbligatorio munirsi del nuovo libretto d’impianto e registrarvi sopra le caratteristiche del proprio condizionatore pompa di calore, non è assolutamente detto che si debba adempiere alla compilazione del rapporto energetico!
La normativa infatti prevede che siano soggetti al controllo energetico e alla compilazione del successivo rapporto solo quei condizionatori che abbiano una potenza frigorifera nominale superiore ai 12 kW.
Quindi, prima di chiamare il centro assistenza per prenotare il cosiddetto “bollino al condizionatore” e spendere inutili €urini, verificate sul libretto di uso e manutenzione del vostro apparecchio o sulla targhetta esterna se la sua potenza è inferiore o superiore al valore sopra citato.
Generalmente un condizionatore che supera la soglia dei 12 KW solitamente è destinato a riscaldare o raffrescare ambienti molto grandi, sopra i 130 mq.
Un condizionatore domestico di media potenza è di circa 2,5 KW
Nel momento in cui sto scrivendo, non sono ancora stati organizzati controlli specifici da parte del Comune di Pisa o della Provincia di Pisa, ma come nel caso delle caldaie presto saranno programmati. La novità in materia di controlli è che l’ente adibito all’ispezione non dovrebbe più commissionare controlli a campione, ma sfrutterà i dati pervenuti dopo il primo anno dalla data in cui è entrato in vigore il decreto ministeriale, andando a verificare per primi i cittadini per i quali non gli sia ancora pervenuta la comunicazione dell’avvenuto controllo energetico.
Fonte: Emanuele, tecnico assistenza condizionatori a Pisa
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!