Scegliere una caldaia a condensazione significa dotarsi di una tecnologia moderna che permette di risparmiare sui consumi di energia e di contribuire alla riduzione dell’inquinamento ambiente.
Con il passare del tempo, tuttavia, gli elementi funzionali (scambiatori, ventilatore, bruciatore, apparato di evacuazione fumi, ecc.) sono soggetti ad un inevitabile deterioramento che ne provoca il decadimento prestazionale ed un aumento dei consumi.
Per questo motivo, se possiedi una caldaia a condensazione, la manutenzione annuale condotta attraverso un’accurata pulizia e un’attenta verifica dei corretti parametri di funzionamento, evita così la sostituzione della componentistica danneggiata in conseguenza di una esercizio anomalo o deteriorata da fattori inquinanti esterni, assicurando di fatto una maggior durata dell’apparecchio.
Nelle caldaie a condensazione viene spesso riscontrata la presenza di sporco normalmente di colore bianco all’interno delle camere di combustione. Tale fenomeno si presenta soprattutto nello scambiatore in alluminio o alluminio silicio e in maniera differente anche in quelle con moduli in acciaio.
Lo sporco si deposita sulle pareti della camera di combustione limitando progressivamente il passaggio dei fumi fino al blocco del bruciatore e lo scambio termico con l’acqua provocando un drastico aumento della temperatura all’interno della camera di combustione e probabilmente conseguente rottura dello stesso.
Se la manutenzione della caldaia a condensazione viene eseguita secondo le indicazioni riportate, dal costruttore dell’apparecchio, nel libretto di istruzioni (che nessuno legge) e comunque almeno una volta all’anno, cioè prima di arrivare all’intasamento totale dello scambiatore, l’intervento risulterà più semplice ed eviterà anomalie di esercizio che possono penalizzare prestazioni e consumi in misura anche importante.
Il carburante preferito di Emanuele è il caffè, quindi se questo post e se Appunti di un termoidraulico ti è stato utile in qualche modo, apprezzo un rabbocco !!